Roma, 3 dicembre 2020 – È stato siglato dalle centrali cooperative Agci-Agrital, Confcooperative-Fedagripesca e Legacoop Agroalimentare e dalle organizzazioni sindacali Fai - Cisl, Flai - Cgil e Uila - Uil, il rinnovo del Contratto Collettivo nazionale delle cooperative di trasformazione alimentare.
La sigla, arrivata al termine di trattative che si sono svolte in maniera serena e collaborativa tra le single sindacali e le parti datoriali, fa seguito all’accordo ponte siglato lo scorso giugno che aveva introdotto incrementi retributivi con decorrenza 1 dicembre 2019. Il nuovo contratto avrà vigenza fino al 2023. L’accordo prevede un aumento dei minimi tabellari, a parametro medio 137, di euro 62,57 (pari a circa un + 4,43%), che va a sommarsi all’importo di 21,43 euro già riconosciuto nel corso dell’anno 2020. A questi si aggiungono 35 euro al medesimo parametro quali Incremento Aggiuntivo della Retribuzione.
Le organizzazioni cooperative esprimono soddisfazione per l’intesa raggiunta. Il contratto riconosce la specificità cooperativa nella parte normativa, mentre per quanto riguarda l’aspetto economico vi è un sostanziale allineamento con le aziende di settore. Pur con qualche differenza sull’orientamento delle risorse a disposizione, che sono state concentrate su alcune voci di welfare come la sanità integrativa, non ci si è discostati dall’intesa già raggiunta con l’industria alimentare, per evitare forme di dumping economico con l’obiettivo di rafforzare, specie in questa fase di emergenza Covid, le coperture sanitarie e le prestazioni per i dipendenti del comparto.
Sono state inoltre riconosciute altre forme di indennità per i lavoratori come 8 ore/anno di permessi aggiuntivi in presenza di genitori anziani, maggiore tutela ai lavoratori per far fronte ad esigenza di assistenza dei figli, lotta alle discriminazioni e alle molestie sessuali e mobbing. Il rinnovo si caratterizza per cogliere le esigenze di questo particolare momento storico come ad esempio una disciplina contrattuale sul lavoro agile ma, nello stesso tempo pone uno sguardo al futuro prevedendo obiettivi di formazione su temi che saranno sempre più rilevanti per la cooperazione agroalimentare come ad esempio la sostenibilità e la transizione digitale.